“Non possiamo assistere a una tragedia senza iniziativa diplomatica, senza una proposta, senza forzare una politica europea che nel Mediterraneo è stata spesso sterile”. Così Enzo Amendola, capogruppo in Commissione Esteri alla Camera, presentando la mozione del Pd sul riconoscimento dello Stato di Palestina. La mozione, a prima firma Elly Schlein, impegna il governo “a sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste avanzate dalle Nazioni Unite, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani“, e a perseguire una politica di de-escalation, in vista di “una Conferenza internazionale di pace che ponga fine al conflitto israelo-palestinese, attraverso la soluzione politica dei due popoli, due Stati“, anche promuovendo “una missione internazionale di interposizione a Gaza, sotto l’egida delle Nazioni Unite”. La mozione presentata oggi alla Camera, impegna altresì il governo a varare sanzioni contro “i coloni colpevoli di crimini verso la popolazione palestinese in Cisgiordania” e a ripristinare “i contributi nell’anno in corso all’UNRWA“, oltre a implementare le sanzioni Ue verso Hamas.
“Il 7 ottobre – ha detto Amendola a Montecitorio – è una data indimenticabile, chiederemo giustizia per quegli atti orrendi che hanno scioccato la stessa comunità internazionale. Hamas è una associazione terroristica che non ha mai rinunciato alla distruzione di Israele”. Tuttavia, aggiunge, “quella data ha aperto davanti a noi scene drammatiche di forza orribile, ha riaperto antiche fratture mai sanate. Dall’8 ottobre migliaia di vittime innocenti, soprattutto bambini che sono ostaggio di un delitto non assimilabile a quello del 7 ottobre. L’Italia si muova in seno all’Unione Europea per evitare che si aggiungano vittime. I cooperanti cercano di dare aiuto a una popolazione di quasi due milioni di persone in una striscia di territorio piccolissima. Abbiamo denunciato il rischio di una escalation che si sta realizzando nella sua tragedia e coinvolge paesi come il Libano e che coincide con una destablizzazione nel Medio Oriente, che coinvolge Siria, Iran e Libano. La realtà è ancora di 130 ostaggi israeliani che sono ancora a Gaza. Quello che noi chiediamo con questa mozione è indicare il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea. Abbiamo visto una incapacità dell’Europa di indicare una via di uscita da un conflitto: non ci sono vittime collaterali quando si tratta di civili inermi. Per questo chiediamo una azione dell’Italia dentro il quadro europeo. Abbiamo assistito negli ultimi giorni a un susseguirsi, si è mossa la diplomazia americana con molta più forza, non si è mossa la diplomazia europea con la stessa forza”.
Amendola ha concluso il suo intervendo sottolineando lo “spirito unitario” della mozione, chiedendo “alla maggioranza di ragionare non solo sul testo, ma sulla prospettiva del nostro Paese, in Europa e anche nella tradizione della politica estera italiana”.
Le votazioni sulla mozione presentata dal Partito democratico si svolgeranno nei prossimi giorni.